18.2.12

Il vuoto nei punti di vista


 "Per esempio, l'opera di Grosz mi appassiona," disse indicando i disegni di Grosz appesi alla parete, "ma conosco davvero la sua opera? Le sue storie mi fanno sorridere, a tratti penso che Grosz le abbia disegnate per farmi sorridere, certe volte il sorriso si trasforma in risata, e la risata in un attacco di ilarità, mi è capitato però di conoscere un critico d'arte a cui Grosz piaceva, è ovvio, ma che si deprimeva moltissimo quando visitava una retrospettiva della sua opera o per motivi professionali doveva studiare qualche tela o qualche disegno. E quelle depressioni e i periodi di tristezza gli duravano settimane. Eravamo amici, ma non avevamo mai toccato il tema Grosz. Una volta, tuttavia, gli raccontai cosa mi capitava. All'inizio non riusciva a crederci. Poi si mise a scuotere la testa da una parte all'altra. Poi mi guardò da capo a piedi come se non mi conoscesse. Pensai che fosse diventato matto. Ruppe per sempre la sua amicizia con me. Poco tempo fa mi hanno raccontato che va ancora in giro a dire che non so nulla di Grosz e che ho il senso estetico di una vacca. Be', per me può dire quello che vuole. Io rido con Grosz, lui si deprime con Grosz, ma chi conosce davvero Grosz? 
 "Supponiamo" disse la signora Bubis "che in questo momento suonino alla porta e compaia il mio vecchio amico, il critico d'arte. Si siede qui, sul divano, al mio fianco, e uno di voi tira fuori un disegno senza firma e dichiara che è di Grosz e che vuole venderlo. Io guardo il disegno e sorrido e poi tiro fuori il mio libretto degli assegni e lo compro. Il critico d'arte guarda il disegno e non si deprime e cerca di farmici ripensare. Per lui non è un disegno di Grosz. Per me è un disegno di Grosz. Chi dei due ha ragione?
 "Oppure possiamo impostare la storia in un altro modo. Lei" disse la signora Bubis indicando Espinoza "tira fuori un disegno senza firma e dice che è di Grosz e cerca di venderlo. Io non rido, lo osservo freddamente, valuto il tratto, la forza, la satira, ma non traggo alcun diletto dal disegno. Il critico d'arte lo osserva con cura e, come è naturale per lui, si deprime e subito fa un'offerta, un'offerta superiore ai suoi risparmi, che, se accettata, lo sprofonderà in lunghi pomeriggi di malinconia. Io tento di dissuaderlo. Gli dico che il disegno mi insospettisce perché non risveglia la mia ilarità. Il critico ribatte che finalmente vedo l'opera di Grosz con occhi adulti e si congratula con me. Chi dei due ha ragione?".

Signora Bubis

3.2.12

Tutte le statue volano via





Vladimir Majakovskij verso il 2150 tornerà di moda. James Joyce, nel 2124, si reincarnerà in un bambino cinese. Thomas Mann diventerà un farmacista ecuadoriano nel 2101. 
Marcel Proust entrerà in un lungo e disperato oblio a partire dal 2033. Ezra Pound sparirà da alcune biblioteche nel 2089. Vachel Lindsay diventerà un poeta di massa nel 2101. 
César Vallejo verrà letto nei tunnel nel 2045. Jorge Louis Borges verrà letto nei tunnel nel 2045. Vicente Huidobro diventerà un poeta di massa nel 2045. 
Virginia Woolf si reincarnerà in una narratrice argentina nel 2076. Louise-Ferdinand Céline entrerà in purgatorio nel 2094. Paul Éluard diventerà un poeta di massa nel 2101. 
[…] Cesare Pavese diventerà il Santo Patrono dello Sguardo nel 2034. Pier Paolo Pasolini diventerà il Santo Patrono della Fuga nel 2100. Giorgio Bassani uscirà dalla tomba nel 2167. 
Oliviero Girondo troverà il suo posto come scrittore per ragazzi nel 2099. Robert Arlt vedrà tutta la sua opera sul grande schermo nel 2102. Adolfio Bioy Casares vedrà tutta la sua opera sul grande schermo nel 2105. 
Arno Schmidt risorgerà dalle ceneri nel 2085. Franz Kafka sarà di nuovo letto in tutti i tunnel dell'America latina nel 2101. Witold Gombrowicz godrà di grande reputazione nei dintorni del Rio de la Planta verso il 2098. 
Paul Celan risorgerà dalle ceneri nel 2113. André Breton risorgerà dagli specchi nel 2071. Max Jacob smetterà di essere letto, cioè morirà il suo ultimo lettore, nel 2059. 
Nel 2059 chi leggerà Jean-Pierre Duprey? Chi leggerà Gary Snyder? Chi leggerà Ilarie Voronca? Ecco cosa mi domando. Chi leggerà Gilberte Dallas? Chi leggerà Rodolfo Wilcock? Chi leggerà Alexandre Unik?
Nicanor Parra, però, nel 2059 avrà una statua in una piazza del Cile. Octavio Paz, nel 2020, avrà una statua in Messico. Ernesto Cardenal, nel 2018, avrà una statua, non molto grande, in Nicaragua. 
Ma tutte le statue volano via, per intervento divino o più comunemente per la dinamite, come è successo alla statua di Heine. Perciò non confidiamo troppo nelle statue. 
Carson McCullers, tuttavia, continuerà a essere letta anche nel 2100. Alejandra Pizarnik perderà le sua ultima lettrice nel 2100. Alfonsina Storni si reincarnerà in un gatto o in un leone marino, non saprei precisarlo, nel 2050. 
Il caso di Anton Cechov sarà un po' diverso: si reincarnerà nel 2003, si reincarnerà nel 2010, si reincarnerà nel 2014. Alla fine scomparirà nel 2081. E poi mai più. 
Aliche Sheldon diventerà una scrittrice di massa nel 2017. Alfonso Reyes sarà definitivamente assassinato nel 2058, ma in realtà sarà Alfonso Reyes ad assassinare i suoi assassini. Marguerite Duras vivrà nel sistema nervoso di migliaia di donne nel 2035. 

Auxilio Lacouture